Improvvisazione.
Il primo dei tre brani proposti in occasione di un importante evento musicale tenutosi a Predazzo (Trento).
Tale brano, di impronta fondamentalmente barocca, si ‘concede’ alcuni frammenti ispirati a soluzioni bachiane, seppur ridotte alla massima semplificazione. Il richiamo J.S. Bach non è casuale poiché i summenzionati brani sono stati volutamente pubblicati a completamento di un saggio di Micomusicologia dal titolo Bach, Escher, Vittadini, Marcapiano. Personalità rare, essenze comuni, edito nel 2010.
La scelta dell’organo, per la composizione di questi brani, è stata dettata dal fatto che ritengo l’organo forse il più completo degli strumenti musicali, i cui impasti timbrici possono offrire all’orecchio soluzioni pressoché infinite, proiettando l’uditore in ‘spazi temporali’ sempre nuovi, capaci di accendere oppure esaltare stati d’animo talora imprevedibili, ma pur sempre positivi.